giovedì 27 luglio 2017

L'amatriciana, valore nazionale

Questo classico della cucina italiana è da sempre considerato un CULT, amato e rispettato da tutti i buongustai più raffinati. Nonostante si pensi che un sugo, come quello dell'Amatriciana, sia di semplice fattura, vanno considerati molti fattori come tempi di cottura e ingredienti selezionati, se si vuole ragigungere l'eccellenza. Ecco come sono solita preparare la mia Amatriciana.
Con questo voglio regalare un pensiero a quella piccola porzione d'Italia che non c'è più, e che spero riscopra prima o poi una rinascita.


Ingredienti: Olio di oliva, Scalogno, Peperoncino, Guanciale stagionato di sei o sette mesi, (non sottovuoto tassativo)

Vino bianco dei castelli Romani, (Marino, Frascati, Velletri, ecc) Pomodoro pelato in barattolo, Pecorino Romano, Bucatini
Mettere un po’ di olio di oliva in una padella, tritare finemente lo scalogno, preparare il guanciale in cubetti, quando l’olio è a giusta temperatura soffriggere lo scalogno insieme ad un poco di peperoncino, attenti a non bruciare lo scalogno quindi mettere in padella i cubetti di guanciale, attendere la trasparenza del grasso, annaffiarlo con del buon vino bianco, attendere l’evaporazione del vino quindi immettere il pomodoro quanto serve, cuocere a fuoco lento, quasi a fine cottura innaffiarlo abbondantemente con il pecorino, sino ad ottenere un colore brizzolato, cuocere ancora per circa un minuto, assaggiarlo per controllare se manca il sale, normalmente non serve.
Lasciare riposare il sugo per almeno dodici ore in modo che il pecorino si amalgami con il sugo.
Cuocere i bucatini e mantecarli nel sugo.

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